MIRACOLO DEL NEONATO CHE PARLA
ELEMENTI DI RICONOSCIMENTO : una donna con in mano un bimbo ; un uomo di fronte; Antonio che parla; una casa, una città come sfondo
A Ferrara c'era un uomo d'alto censo che era gelosissimo di sua moglie. La buona donna aveva dato alla luce un bambino da pochi giorni; ma il furioso padre non voleva sentir parlare della creaturina, perché la diceva nata da un'illecita relazione. S. Antonio, saputa la cosa, volle andare in aiuto dell'onesta madre. Prese il bambinello tra le mani in presenza del padre e di tanta gente accorsa e rivolto al piccino gli disse: "Io ti scongiuro, in virtù di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, nato da Maria Vergine, che tu mi dica, qui innanzi a tutti, chi è tuo padre." Subito il neonato, non potendo indicare il genitore avendo le braccine dentro le fasce, voltò il capo verso di lui e rispose a voce aperta e chiara : "Ecco chi è mio padre!..." Allora il Santo, rivolto all'uomo geloso, gli disse : "Ecco il figliolo tuo : prendilo tra le mani e impara ad amare, da buon cristiano, la moglie tua che è una donna pudica e ben degna della tua stima!" Così fu riconciliata quella famiglia, in virtù del frate Antonio.
ALTRE VERSIONI : Questa riportata è del 1956 e non si discosta più di tanto da altre meno recenti. Una versione riporta che il bambino aveva non pochi giorni ma, circa, due mesi : il valore del prodigio non cambia. Ho avuto dei dubbi riguardo al collegare la formella a questo miracolo. Secondo le versioni trovate doveva essere Antonio a tenere tra le braccia il bimbo. Fortunatamente ho trovato una raffigurazione del prodigio molto simile alla formella, per lo meno per quanto riguardava l'identità di chi sorreggeva detto bimbo. O questa raffigurazione è servita da base all'opera di Beltrami o esiste una versione che, per quanto riguarda quest'aspetto, gli da ragione.
Eccone una in rete http://www.santantonio.org/ita/miracoli/miracfr.htm. L'opera è di Tiziano.
Una donna a Ferrara, fu salvata da un atroce sospetto. Infatti, il Santo riconciliò con la consorte il marito, personaggio illustre tra i maggiorenti della città. E, cosa ancora più grande, un vero miracolo, fece parlare un infante, nato pochi giorni innanzi, il quale rispose alla domanda rivoltagli dall'uomo di Dio. Quell'uomo dunque era roso da sì sospettosa gelosia riguardo alla moglie, che nemmeno volle toccare il bimbo natogli alcuni giorni prima, convinto che fosse frutto di un adulterio di lei. S. Antonio prese allora in braccio il neonato e gli parlò: "Ti scongiuro in nome di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, nato da Maria vergine, di dirmi a voce chiara, così che tutti sentano, chi è tuo padre".
E il bimbo, non farfugliando come fanno i piccini, ma con voce nettamente comprensibile quasi fosse un ragazzo di dieci anni, fissando gli occhi sul genitore, giacché non poteva muovere le mani, legate dalle fasce, disse: "Ecco, questo è mio padre!". Voltosi all'uomo, il Santo soggiunse: "Prendi tuo figlio, e ama tua moglie, che è intemerata e merita tutta la tua riconoscenza" (SICCO POLENTONE, Vita di s. Antonio, n. 37).